SALVATORE GRANDONE, L'esercizio del pensiero. Filosofia per concetti

 

Salvatore Grandone, L’esercizio del pensiero. Filosofia per concetti, Santarcangelo di Romagna, Diarkos, 2020

Recensione di Luca Serio

Eliminare i pregiudizi circa la presunta “inutilità” del filosofare è una vera impresa. La filosofia può giovare alla società? Come si lega la riflessione filosofica alla nostra quotidianità? In un mondo che, nel suo irrefrenabile sviluppo, ricerca sempre di più saperi concreti le cui ricadute siano evidenze visibili a tutti, la filosofia non sembra avere molto da dire. Tuttavia, la filosofia c’è, sentiamo le voci dei maestri del passato e, sorprendentemente (ma forse neanche troppo), quando viene meno, si avverte una profonda mancanza. La sua esistenza, infatti, è intimamente connessa al nostro essere uomini, e dunque instancabili pensatori. Per cogliere l’importanza dell’esperienza del filosofare è importante interrogarci sul modo in cui la filosofia viene presentata e insegnata nelle nostre scuole. Salvatore Grandone (professore di Filosofia e Storia nei Licei) con il suo libro “L’Esercizio del Pensiero” mostra una strada alternativa per introdurre alla filosofia. Si tratta di una strategia già in parte adottata nelle scuole francesi, molto lontana dall’approccio principalmente storicista che abbiamo in Italia.

L’insegnamento per concetti – in filosofia essi vanno intesi come rappresentazioni razionali di fenomeni complessi – potrebbe rappresentare il futuro della disciplina, nonché un suo rilancio. Nel libro non viene criticato il nostro modello di insegnamento, che sicuramente presenta i suoi pregi – contestualizzare il pensiero dei filosofi non è certo un’operazione sbagliata. Piuttosto, il tentativo dell’autore è quello di illustrare una via diversa e forse più coerente con le esigenze dei nostri tempi. L’insegnamento per concetti presenta numerosi punti di forza, e Grandone fornisce validi esempi a riguardo, affrontando una serie di temi filosofici stimolanti. Si tratta di focus su concetti che entrano in risonanza con aspetti fondamentali della nostra esistenza (come ad esempio il bello, la libertà, la felicità e molto altro ancora). La loro illustrazione non è mai chiusa; l’autore è infatti abile nel costruire un magnifico gioco di rimandi. Partendo da un singolo concetto, emergono molteplici collegamenti, a volte anche in modo inaspettato, e ciò consente di sviluppare ragionamenti originali, di ampio respiro, e mai banali. Ad esempio, parlando della giustizia, si nota come diventa quasi impossibile tralasciare il rinvio al concetto, altrettanto affascinante e complesso, di felicità, e viceversa. Grandone non si limita allora a una semplice esposizione: attraverso le parole di filosofi di ogni epoca esamina varie prospettive e propone continui confronti, fondamentali per migliorare le proprie capacità critiche. Non dobbiamo allora sorprenderci se l'analisi dei temi non giunge mai a conclusioni definitive. La filosofia ha, infatti, la straordinaria capacità di non chiudere mai la propria riflessione.

Nove sono i concetti presi in esame da Grandone, che vengono brillantemente presentati nei capitoli del volume dopo una breve ma intensa interrogazione sul senso del filosofare. Un aspetto peculiare del libro è sicuramente la presenza di svariati esercizi – molti dei quali consistono nella stesura di veri e propri testi argomentativi –, che mirano a sviluppare le capacità argomentative del lettore. Pertanto, non siamo solo a invitati a immergerci in questioni che da sempre caratterizzano la nostra vita, ma anche a instaurare un dialogo fecondo con i “mostri sacri” della filosofia, dialogo in cui non bisogna aver timore di avanzare e sostenere razionalmente la propria opinione. È questo lo spirito autentico del libro; in questo senso si tratta davvero di un esercizio del pensiero, alimentato dai numerosi brani proposti dall’autore. Gli stessi vengono anche brevemente sintetizzati ed analizzati per comprenderne il senso generale ed evidenziarne i punti salienti. Così facendo, è possibile inserire le parole di filosofi molto distanti fra loro, come Platone, Kant e Nietzsche, in un'unica grande trattazione. Un altro pregio del libro è la chiarezza espositiva, che lo rende fruibile anche a chi non ha mai studiato filosofia. Questo è fondamentale, perché spesso – oserei dire purtroppo – le riflessioni filosofiche vengono esposte in un modo troppo complesso, selezionando, in un certo senso, il pubblico. Tale “elitarismo” non è produttivo, poiché preclude a molti l’accesso ad intuizioni illuminanti. Sono libri come L’esercizio del pensiero che invece permettono di scoprire o riscoprire il fascino senza tempo della filosofia!